Desiderio
La cosa più bella da fare
è fare quello che ti piace fare.
- Pubblicato in Poesie
La cosa più bella da fare
è fare quello che ti piace fare.
Fascino di una sera passata con lei
un brivido di desiderio quando le tieni la mano
il pianto per esserti lasciato o per aver tradito
l'esperienza del matrimonio
la gioia del poter diventare padre
la felicità di esserlo
l'orrore di non esserlo
la paura delle malattie e del parto
il tormento dell'aborto
la liberazione dalle sofferenze degli errori
godere la felicità dell'amore
soffrire per non riuscire a dire ti amo
squotersi per non fare bene l'amore
solo una donna può fare questo per un uomo
la felicità di averla vicino
godo, godo, godo,
amo, amo, amo.
Correre lungo la strada cercando d bloccare lo sfintere anale che desidera liberarsi del materiale che lo preme e non riuscire nel proprio intento.
La vergogna,
il disgusto,
la paura di essere scoperti,
il desiderio di svuotarsi,
le contrazioni addominali,
le contrazioni de glutei,
la corsa,
la voglia di trovare un luogo idoneo,
infine la impossibilità di bloccare il flusso liquido che invade le mutande e tutto quello che c'è intorno.
Che stress cacarsi sotto,
è una vita che lo faccio e chi non lo ha provato
è fortunato.
Così normale ma se vogliamo così brutta,
naso adunco,
sorriso sdentato con le gengive in primo piano,
collo corto e tozzo,
occhi piccoli,
grosso seno,
pancia lardosa,
culo grasso,
cellulite sulle cosce sia davanti che dietro,
anche le gambe grasse,
ginocchio forte,
valgismo generale,
un poco di dorso curvo,
un marito quasi bello ed un figlio stupendo,
i casi della vita.
E' arrivata sulla spiaggia, il mammifero più grosso che esista, 15 tonnellatte di peso, un gigante del mare,
innoquo, cacciato da molti, ucciso dalla sconsidera scelleratezza di uno scostumato individuo che ha gettato un sacchetto di plastica dalla sua barca.
Ha invaso rovinosamente il bagno asciuga senza che si potesse fare nulla.
Erano giorni che galleggiava ma nessuno si è curato di lei, troppo grande per essere mangiata, troppo pesante per essere recuperata.
Era troppo difficile evitare il suo naufragio, non si poteva farle aprire la pancia per farla andare a fondo e mangiare dai pesci.
Troppo difficile pensare di seguirla prima del naufragio.
Era una povera balena.
Così taccagno che si attacca a tutto per risparmiare, così stupido da sbagliare per risparmiare,
così inetto da cercare di procrastinare i pagamenti,
così lestofante da non pagare fino alla fine,
cerca di fare il furbo negando di dover pagare,
così sciocco da pagare di più per non pagare,
così balordo da negare che è un avaro.
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