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Marco Pettinelli

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Omega 3, alimentazione e salute Psico-fisica

Nuovo studio evidenzia che l’integrazione di Omega-3 può contribuire al trattamento de “la Depressione Maggiore”

 

Una nuova meta-analisi pubblicata sulla rivista medica Translational Psychiatry ha scoperto che gli acidi grassi omega-3 possono ridurre i sintomi del disturbo Depressione Maggiore.

Ansia 1

 

Esaminando 13 studi randomizzati, controllati con placebo che coinvolgono 1.233 partecipanti che soffrono di questa condizione, i ricercatori hanno osservato che dosi più elevate di acido eicosapentaenoico (EPA) è particolarmente vantaggioso. Con crescente consapevolezza dei ruoli importanti giocati da acidi grassi omega-3 nel controllo e nella prevenzione di una vasta gamma di malattie, lo studio fornisce ulteriori prove che garantire un apporto ottimale di questi micronutrienti essenziali può migliorare e proteggere la nostra salute.

Un disturbo mentale comune che colpisce circa 350 milioni di persone in tutto il mondo, la depressione è descritto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come la principale causa del mondo della disabilità e contribuisce in modo importante al carico globale complessivo della malattia. Nei casi gravi  e di lunga durata, può portare ad una condizione di salute particolarmente grave che comporta un significativo aumento del rischio di suicidio. La seconda causa di morte nella fascia di età tra 15-29 anni, oltre 800.000 persone in tutto il mondo si ritiene muoiono ogni anno per suicidio.

I farmaci non funzionano

 

FARMACI 1
I farmaci antidepressivi brevettati hanno dimostrato un tale insuccesso che le aziende farmaceutiche come la GlaxoSmithKline, AstraZeneca, Pfizer, Merck e Sanofi sono tutte segnalate per avere sostanzialmente dismesso la ricerca di nuovi trattamenti antidepressivi. Per quanto riguarda i farmaci esistenti, l’evidenza ci suggerisce pesantemente che fanno più male che bene e che il mercato dei farmaci antidepressivi hanno un sottaciuto lato oscuro che il‘business della malattia’ preferirebbe che i pazienti non ne parlino. Gli studi dimostrano che queste sostanze chimiche attraverso il coinvolgimento del cervello inducono ad alterare il modo di pensare e sono in grado di provocare ostilità, aggressività, violenza e persino il suicidio.

 

Approccio naturalistico alla salute per il controllo della depressione

In netto contrasto con i pericolosi dei trattamenti farmacologici per la depressione, la Translational Psychiatry meta-analisi è semplicemente l’ultimo di una lunga serie di studi di ricerca che dimostrano i benefici dei micronutrienti nella lotta contro questa condizione di salute. Nel 2014, per esempio, uno studio pubblicato sulla rivista Phytotherapy Research ha fornito evidenza clinica che la curcumina, il più abbondante fenolo naturale presente nella curcuma, può essere utilizzato come un elemento sicuro ed efficace per il trattamento di pazienti con disturbo Depressivo Maggiore. Un micronutriente con un’ampia gamma di effetti protettivi sulla salute, nei passati decenni la curcumina è stata ampiamente studiata per valutarne le proprietà antiossidante, anti-infiammatori, e gli effetti di modulazione del sistema immunitario.

Ulteriori ricerche hanno scoperto che la correzione della carenza di vitamina D nei pazienti depressi  è in grado di migliorare la loro condizione. In uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Psychopharmacology e realizzato in Iran, i ricercatori hanno scoperto che, in uno studio clinico randomizzato, una singola iniezione di 300.000 UI di vitamina D era sicuro ed efficace nel migliorare la depressione nei pazienti che ne avevano dimostrato di esserne carenti.  La cronica carenza di vitamina D è ormai riconosciuto essere un problema in tutto il mondo, ed i bassi livelli sierici sono stati specificamente associati a sintomi depressivi, questa importante scoperta ha chiara rilevanza globale.

Ulteriori esempi di micronutrienti che hanno dimostrato di essere efficace nella lotta contro la depressione si includono la vitamina C, la acetil-L-carnitina,  evitamine del gruppo B.

Verso un mondo più felice, più sano

 

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Nel 2014, per l’industria farmaceutica i prodotti per la depressione ed altre patologie di salute mentale hanno rappresentato il settimo maggior incasso a livello  globale. Con un valore annuo complessivo di oltre 39 miliardi di dollari, i responsabili dell’industria farmaceutica interessa difendere questo mercato e cerca di impedire di farci conoscere l’efficacia dei trattamenti alternativi naturali non soggetti a brevetti. Se riescono a farla franca o meno questo dipende da noi.

 

Al fine di raggiungere un mondo più felice e più sano, per noi stessi e per quelli che ci sono cari, condividiamo i fatti concernenti  i trattamento naturali per la depressione in modo più ampio possibile. Forse, se molti di noi ci impegneremo in questo, forse saremmo in grado di portare un po’ ‘più vicino un auspicabile obiettivo di un mondo migliore, di salute, di pace e di giustizia sociale.

Fonte: Dr. Rath Health Foundation

Applicazioni Tecniche Europee

Circa 25 anni fa in organico nelle scuole medie inferiori c'era una materia che io ricordo con molto piacere: Applicazioni Tecniche. Era una materia con disparità di genere pertanto un programma maschile ed uno femminile. Ad un certo punto i soliti ministri di minestra hanno deciso di abolilirla e contestualmente abolirono le squadre di Educazione Fisica riducendo gli organici e contribuendo as mettere sul mercato insegnanti senza cattedra o perdenti cattedra. Oggi per raschiare il fondo del barile dei fondi europei si inventano un o strumento nuovo, gli Atelies creativi, i Fatlabs, i Laboratori di Robotica. Guarda caso proprio per le scuole primarie e secondarie specialmente di primo grado.

Ma tutti quei Docenti di Applicazioni Tecniche che ci hanno insegnato a fare i Makers per ben tre anni? Qui si tratta di corsi e ricorsi storici e di tagli alla spesa pubblica essenzialmente, quei tagli che hanno portato alla squalificazione laboratoriale degli ITI e Professionali dove si fa solo teoria e poca prassi. Metodiche disgraziate e scellerate che hanno snaturato anche lIstituto Superiore di Educazione Fisica, all'apice dell'eccellenza sportiva per mezzo della pratica assidua giornaliera con frequenza obbligatoria, oggi corso di studi detto universitario dove la pratica sportiva è spesso opzionale o tematica sicchè ognuno fa quello che vuole riducendo le possibilità di conoscenza.

L'articolo su ifinanziamenti in questione recita così:

Il Miur mette 28 milioni per portare fablab, atelier creativi, e kit di robotica nelle scuole

 

È stato pubblicato questa mattina, sul sito del Ministero dell’Istruzione, l’Avviso da 28 milioni di euro per dotare le scuole del I ciclo di istruzione di nuovi spazi didattici per l’apprendimento delle competenze tecnologiche di base, da coniugare con la manualità, l’artigianato e la creatività. Il finanziamento fa parte dei fondi delle azioni del Piano Nazionale Scuola Digitale. L’intento è far diventare i laboratori didattici dei ‘FabLab’, ovvero degli atelier creativi si fa didatticacon il supporto di stampanti e scanner 3D, di kit per la robotica e per la programmazione informatica. 

 

fablab-msi

 

La procedura di selezione per gli atelier creativi si svolgerà online e le scuole, per la prima volta, saranno accompagnate nel processo di elaborazione delle loro proposte attraverso sedute in live streaming di supporto amministrativo e tecnico organizzate dal Miur. Ogni progetto vincitore potrà avere uncontributo massimo pari a 15 mila euro. Tutte le istituzioni scolastiche ed educative statali del I ciclo di istruzione, singolarmente o in rete, che dispongano di spazi idonei e disponibili, sono invitate a presentare le loro idee per costruire atelier creativi per i propri alunni, luoghi incentrati su arredi mobili e modulari, sul gioco educativo e sul protagonismo degli studenti attraverso apprendimento pratico ed esperienziale.

I progetti potranno essere per atelier standard, funzionali al conseguimento delle competenze di base, oppure specializzati, finalizzati al conseguimento di competenze per una specifica area disciplinare (Tecnologica, Scientifica o Umanistica). “Con i 28 milioni stanziati finanzieremo 1.860 progetti, coprendo oltre un terzo delle scuole del I ciclo. Un successivo finanziamento arriverà dal Pon” ha commentato il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.

CHIAMATA DIRETTA DEI PRESIDI

Un poco di storia, due casi di Presidi che si ritrovano nelle difficoltà degli anni di piombo e vengono premiati dal Provveditorato a dirigere scuole maxi sperimentali che hanno potere assoluto sulla ricerca del personale a chiamata diretta e possono costruire il proprio Collegio dei Docenti a loro piacimento. Risultato? Poca differenza dalla scuola di oggi perchè se non fosse perchè avevano dei piani di studi personalizzati non sarebbero state scuole diverse dalle altre. Per interderci: lascuola migliore non la fa il dirigente ma la popolazione, la cultura degli iscritti ed i programmi personalizzati.
LICEO CASTELNUOVO DI ROMA QUARTIERE TRIONFALE.
"La scuola moderna, tutta di prefabbricati, ci accolse nelle sue braccia da quando entriamo in prima "B" nel settantatré a quando la lasciammo nel settantotto. 
E si, allora al Castelnuovo si respirava un'aria molto diversa da quella degli altri licei più blasonati del centro.
Ricordate poi “Lollo libero” scritto su tutti i muri e sulle copertine di Lotta continua? al momento dell'arresto Achille Lollo (autore del famoso rogo di Primavalle) non ha ancora compiuto 22 anni, ma è già molto conosciuto nelle fila della sinistra extraparlamentare. Comincia la sua militanza politica proprio nelle aule del nostro liceo. E uno dei leaderini sempre in testa alle manifestazioni organizzate all'interno del liceo. Nel dicembre 1971 era stato denunciato per danneggiamento aggravato insieme ad altri 19 studenti. Di quell’attivista di Potere Operaio noi ne conosciamo fortunatamente solo le gesta non tanto eroiche ma dei problemi con il Preside Prof. Scirpa si. Venne trasferito dal Provveditorato forse per premio a dirigere al XIV liceo scientifico di Roma attuale Liceo Peano e con superpoteri.
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE GALILEO GALILEI DI ROMA QUARTIERE VITTORIO
Negli stessi anni era Preside il Prof. amicarelli, a seguito delle facinorose azioni scolastiche e di un diverbio con il personale fu attaccato da un commando che diede fuoco alla sua abitazione e per sua fortuna l'incendio fu spento grazie all'intervento di mia madre che passò il tubo dell'acqua per spegnere l'incendi altrimenti sarebbero stati guai seri. Venne trasferito dal Provveditorato forse per premio a dirigere all'Istituto Tecnico Industriale Galileo Ferraris con i superpoteri anche lui.
Quali erano i superpoteri? Organico di istituto riservato, chiamata diretta dei docenti a domanda o chiamata anche se solo esperti cioè non laureati e abilitati, per fare una scuola di eccellenza. Organico con 14 ore di cattedra e 4 ore a disposizione per supplenze brevi, pino personalizzato di insegnamento concordato a livello nazionale nelle riunioni di Maxi Sperimentazione. Piccola autonomia amministrativa che nei Licei normali era assenti, completa autonomia amministrativa negli Istituti Tecnici.
Cosa è rimasto di quella sperimentazione? LA BUONA SCUOLA DI RENZI.
Ma qualcuno ci ha interpellato in merito? Ma il Ministro ha fatto una chiamata diretta a tutti isuoi lavoratori per sapere se e come avrebbero visto la loro scuola del futuro? Intendo una chiamata obbligatoria? La mia e l'altrui esperienza non serve al Ministro Giannini? La scuola di quel periodo già l'ho detto era forse migliore per i contenuti dei programmi sperimentali e non per le chiamate dirette e per gli specialisti. Sono amareggiato ma se si elimina la collegialità dalla scuola si elimina il contraddittorio e la libertà educativa. E non ditemi che la scuola di qualità la fa il Dirigente che sceglie perchè non andremo molti lontani.

L'autonomia della scuola e la sua privatizzazione

Nel corso della mia carriera scolastica si sono avvicendati tanti colleghi, presidi, dirigenti, segretari, dsga, bidelli, ata e chissà quante altre sigle dovranno definire gli operatori della scuola. 

Salvo rarissimi casi, di solito caratterizzati dalla immobilizzazione nel ruolo di docente che dopo tanti anni perde gli entusiasmi nei confronti del lavoro che effettua, non mi è mai capitato di incontrare docenti incompetenti o incapaci di interagire con gli studenti.

Ho quasi sempre trovato colleghi che amano il proprio lavoro ed a costo di grandi sacrifici personali si sono aggiornati ed ahnno condotto pratiche di qualità con i loro alunni.

Qualche volta ho vissuto atteggiamenti punitivi nei confronti dei ragazzi o bocciature che avrebbero potuto essere indirizzate verso un abbandono scolastico in itinere ma che comunque sarebbero risultate fallimenti.

Ogni ministro ha voluto lasciare il segno per passare alla storia coronando il sogno di protagonismo confondendo i suoi lavoratori e disorientando gli alunni.

Il postulato della pubblica istruzione "ogni ministro è peggiore del precedente" purtroppo si è mantenuto.

L'articolo 33 della costituzione italiana sancisce che:

L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.

La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.

Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.

E` prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale.

Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

L'articolo 34 della costituzione italiana sancisce che:

La scuola è aperta a tutti.

L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.

I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.

La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.

L'autonomia scolastica che si vuole far passare come una panacea per la realizzazione di piani di studi personalizzati e ricerca del personale non è altro che il primo passo della privatizzazione della scuola statale.

Già oggi gli istituti e licei si sostentano e realizzano servizi per gli alunni per mezzo del così detto "contributo volontario" che in pratica è una tassa indiretta per i genitori degli alunni.

Realizzando il piano dell'autonomia, lentamente anche le scuole dell'obbligo verranno portate ad essere finanziate dai genitori degli alunni anche se la costituzione la prevede gratuita.

La focalizzazione della riforma sul concetto di merito è solo una illusoria e demagogica proposta che non ha ragione di vittoria perchè la qualità dell'insegnamento si ottiene solamente per mezzo della personalizzazione dei programmi e degli obiettivi di insegnamento; questa non è una mia opinione ma la risultanza delle pratiche di sperimentazione dei licei maxi sperimentali relalizzata per anni in Italia.

La chiamata diretta degli insegnanti è un altro bluff in quanto i criteri di valutazione del merito dei docenti così come proposti in questa riforma non è attuabile, è faraginosa e irrealizzabile.

La necessità di reperire fondi per la crisi finanziaria porterà ad un ulteriore aggravio lavorativo per i docenti che già devono ogni anno assumersi altre incombenze come la compilazione dei PDP.

Se oggi il governo propone di investire nella scuola è perchè la situazione degli impianti scolastici in Italia è per cetti aspetti disastrosa e pertanto mettere in chiaro i fondi da spendere è un ottimo viatico per ufficializzare una falsa bontà della riforma. Certe spese del resto sono irrinunciabili.

Con l'autonomia della scuola lo stato pian piano sarà legittimato a non fornire software, sussidi, manutenzioni ordinarie, e sopratutto criteri di qualità.

La scuola non è mai stata certificata dallo stato ne mai lo sono stati i suoi dipendenti, nessuna impresa di qualità si sognerebbe di fare questo in tempi moderni.

Pertanto sono profondamente amareggiato da quste forme di squalificazione della scuola italiana che nel giro di 15 anni è stata modificata, ridotta, squalificata e distratta dai criteri di economia e risparmio senza considerarla come unica alternativa alla crescita sociale e culturale del paese.

 

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