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Domenica, 31 Marzo 2013

Rivoluzione Democratica Romana

Roma ha vissuto negli ultimi cinque anni un degrado morale, sociale, politico e culturale che non ha precedenti.
Sotto il governo della destra la nostra città si è ripiegata su se stessa, è rimasta prigioniera delle sue paure, subendo gli effetti della crisi globale. 

 

Oggi appare divisa tra una minoranza che ha tutto e una maggioranza che non ha nulla. Ha perso una dimensione comunitaria e si è rinchiusa in recinti che non comunicano tra di loro: chi ha tutto difende i suoi spazi e i suoi privilegi, erigendo muri che la separano dalla moltitudine che scivola nella disperazione e nella protesta senza sbocchi.
Su questa divisione si è insediata una destra priva di progetti, di senso etico, di un’idea di futuro. Una destra predona che ha occupato ogni spazio di potere, stracciando merito e competenze e nominando ovunque fosse possibile persone dedite all’arricchimento personale e della propria fazione politica. Gli interessi dei poteri forti, a cominciare da quelli dei palazzinari, hanno così prevalso sugli interessi dei cittadini. Mentre aumentavano povertà, degrado, inefficienza, crescevano il potere e la ricchezza dei pochi a scapito del crescente disagio dei molti. La città è stata abbandonata, i cittadini si sono sentiti soli dinnanzi agli effetti devastanti della crisi economica, all’aggressione della grande criminalità mafiosa di cui troppo poco si parla e al diffondersi della violenza quotidiana, a cominciare da quella contro le donne e i diversi.
La voce dell’opposizione in questi anni è stata flebile e spesso ha accettato compromessi in cambio di qualche spazio di potere.
A tutto questo noi vogliamo porre fine. Roma ha diritto a un futuro degno della sua storia e del suo ruolo nel mondo.
In questi anni, nelle forme più diverse, le energie vive della città hanno resistito e si sono organizzate in forme nuove di cittadinanza attiva, dal referendum sull’acqua ai movimenti per il diritto alla casa, dalle occupazioni dei teatri ai comitati per il recupero delle periferie degradate, dalle associazioni antimafia al volontariato . Un nuovo spirito pubblico si è costituito dal basso e esige un mutamento radicale delle classi dirigenti, un governo ispirato ai beni comuni.
Lotta contro la povertà, il consumo del territorio, l’invasione delle mafie, il degrado urbano devono essere l’obiettivo di una nuova stagione di legalità, moralità, solidarietà. Cultura, recupero delle periferie, diritti civili, sviluppo sostenibile possono essere il volano per rimettere le ali a Roma.
A Roma serve un salto nel futuro. Roma non può più restare prigioniera dell’angoscia, deve tornare a essere comunità, luogo di dialogo, crocevia del mondo. Roma deve raccogliere l’esortazione del suo Vescovo, Papa Francesco, a non avere paura.
Noi pensiamo che Ignazio Marino, per la sua storia, per le sua competenze, per il suo programma, sia l’uomo giusto per guidare una riscossa civica, una vera e propria Rivoluzione democratica romana.

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Proposta contro il dilagare della prostituzione illecita

La prostiuzione è soggetta a tassazione ed è legale se si pagano le imposte. La mia proposta è di attuare un regolamento più restrittivo che comprenda oltre alle norme in fatto di tributi, delle norme sanitarie obbligatorie. In questa maniera le interessate avranno tutto il desiderio di controllarne il rispetto segnalando le inadempienti; inoltre dal momento che stabilmente sostano in determinati luoghi dovrebbero pagare il suolo pubblico. A questo punto il comune potrà stabilire quali potranno essere le zone a loro dedicate che non disturbino la decenza e la quiete pubblica. 

 

PROSTITUZIONE E TASSE
La Corte di Cassazione con la Sentenza 1° ottobre 2010, n. 20528, ha stabilito che anche la prostituzione tra adulti deve essere soggetta a tassazione, poiché è un’attività “lecita”. Di conseguenza, a partire dalla suddetta data in Italia, il meretricio dovrebbe essere un’attività tassabile a tutti gli effetti.

Successivamente, la stessa Suprema Corte Giudicante ha riconfermato con la pronuncia 13 maggio 2011, n. 10578 che il meretricio è effettivamente da considerare come un’attività normale e con la medesima ha affermato che l’articolo 36 comma 34 bis della Legge 248/2006, facente capo alla Legge 537/1993 articolo 14 comma 4 ed all’articolo 6 comma 1 del D.P.R. 917/1986 T.U.I.R., ha implicitamente modificato la Legge 75/1958 agli articoli 7 e 3 comma primo numero 8, derogando i rispettivi dettami ai fini fiscali. In più, nella identica Sentenza viene citata la pronuncia della Corte di Giustizia Europea del Lussemburgo (Organo dell’Unione Europea) del 20 novembre 2001, causa C268/99, la quale afferma che la prostituzione può essere inquadrata in un’attività economica a libera professione. Di conseguenza, il meretricio in Italia può e deve essere assoggettato a tassazione con imposte dirette ed indirette come l’IRPEF e l’IVA.

Inoltre, la stessa Sentenza n. 10578/2011 della Cassazione ha ripreso anche quella precedente n. 20528/2010 che ha definito la relativa attività come non illecita.

Con tutto questo si può benissimo affermare che chiunque eserciti la prostituzione in Italia può e deve aprire una partita IVA, rilasciare la relativa ricevuta fiscale ai propri clienti ed avere un servizio di consulenza contabile da parte dei commercialisti, i quali, se esercitanti regolarmente la rispettiva professione, non dovrebbero incorrere nelle sanzioni penali di favoreggiamento e sfruttamento dell’altrui prostituzione, grazie proprio alla deroga applicata dall’articolo 36 comma 34 bis della Legge 248/2006 nei confronti della Legge 75/1958, ricordando oltretutto l’esistenza dell’articolo 3 della Costituzione Italiana che garantisce l’eguaglianza di tutti i cittadini, compresa il pari trattamento sociale.

Giustamente, il lavoratore sessuale con cittadinanza di uno Stato extracomunitario avrebbe diritto al permesso di soggiorno, salvo esaurimento delle quote d’ingresso relative ai medesimi lavoratori autonomi, mentre quelli Comunitari potrebbero benissimo ottenere l’Iscrizione Anagrafica nel rispettivo Comune di dimora.

Infine, voglio citare che questa operazione di tassazione del meretricio è conforme alla Convenzione ONU 1949/1951 sulla prostituzione, ratificata dall’Italia in via definitiva nel 1980, poiché il corrispondente articolo 1 punisce qualsiasi persona e non uno Stato che sfrutti la prostituzione altrui ed il relativo articolo 6 afferma che le/i meretrici non possono essere iscritti in registri speciali ed eccezionali, ma non ordinari. Su quest’ultimo punto ne consegue che il lavoratori sessuali dovranno essere sottoposti a tassazione in maniera uguale a tutti gli altri liberi professionisti, senza distinzione particolare da questi.

In più, sottolineo che ai sensi degli articoli 3 e 53 della Costituzione Italiana, i quali garantiscono il pari trattamento dei cittadini ed il relativo obbligo di concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva, la stessa Legge 75/1958 “Merlin” potrebbe anche essere derogata da una sentenza della Corte Costituzionale nei suoi dettami e divieti ai soli fini fiscali.

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Il mio programma per Roma

Amici dell’Ambiente

"Sentite quello che dice il cuore, sentite quello che dice la natura, sentite quello che dice l'amore, amate il mondo, la natura, voi stessi, amate gli altri, abbiate rispetto dell'umanità e di quello che Vi circonda".

Il movimento Amici dell'Ambiente si  presuppone di realizzare dei progetti per la salvaguardia e per il controllo dell'ambiente, della fauna e della flora, dell'ecologia, della sostenibilità ambientale, dell'inquinamento elettroacustico e gassoso.

Cooperazione per Roma

L’unica via di uscita per stimolare la creazione di posti di lavoro è il cooperativismo. Se tutte le aziende avessero i lavoratori nei consigli di amministrazione, probabilmente, i fallimenti diminuirebbero. Il padrone da sempre in Italia non vuole né i sindacati né i lavoratori nei consigli di amministrazione perché la maggior parte di loro persegue una linea d’illecita amministrazione utile a non pagare le tasse e i contributi; pertanto la presenza dei lavoratori non gli consentirebbe di farlo. Basta esaminare i plurimi fallimenti di Eldo, Centro Giotto ecc. per averne coscienza. Le società cooperative a responsabilità limitata sono la soluzione sia all’associazionismo sia alle S.r.l. tradizionali perché nascono per garantire il lavoro agli associati che sono parte integrante dell’azienda stessa sia per lo scopo sia per la scelta degli obiettivi da perseguire.

Disabili per Roma

Per mezzo di azioni concrete sia legislative che di quartiere è necessario porre rimedio all’abbandono dei meno abili in luoghi poco dignitosi e in centri di recupero a lunga degenza mal organizzati e soprattutto a numero chiuso. Anche il problema della viabilità, dei sussidi, dell’accompagnamento e della solitudine degli anziani diventati disabili riveste un’importanza estrema specialmente considerando l’aumento dell’età media. I circoli, le osterie, i centri anziani, tutte queste strutture devono essere vicine al cittadino anziano e/o disabile.  

Musicisti per Roma        

In ogni quartiere è necessario avere a disposizione un luogo dove poter suonare e parlare di cultura musicale, gestito da cooperative di lavoratori dello spettacolo in convenzione con i Municipi. Anche la distribuzione dei bar, pub, piccoli cinema, teatri, deve rispettare delle regole affinché ogni cittadino possa avere vicino alla propria abitazione un luogo idoneo dove poter socializzare. E’ auspicabile istituire un Fondo di Solidarietà per i Musicisti che sia disponibile per gli associati per suonare in pubblico senza accettare i contratti capestri che obbligano i gruppi musicali a portare i propri amici nei locali dove vanno a esibirsi altrimenti non suonerebbero. Il FSM è uno strumento indispensabile per organizzare e pianificare eventi con una forza contrattuale maggiore a tutela della categoria dei musicisti. 

 

Polo Museale di RomaEur

Riconvertire tutte le risorse di Eur '42 a musei all'aperto e negli stupendi saloni all'uopo costruiti.

Studenti per Roma

Le scuole devono essere dei luoghi aperti per il cittadino, quest’aspetto deve rivestire la partecipazione di tutti gli elementi sociali e culturali dei quartieri. Esiste il D.P.R. 567/96 che regola tutti gli aspetti della partecipazione dei cittadini in unione all’utilizzo delle strutture scolastiche. Oggi l’uso degli impianti scolastici per il territorio, è riservato alle palestre ed alle associazioni sportive ma, non è abbastanza; con il passaggio dei beni delle scuole medie superiori ai Comuni si dovranno compilare nuovi regolamenti affinché le scuole siano aperte a tutte le attività culturali e sociali e non restino dei feudi chiusi di proprietà dei dirigenti scolastici.

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Perché un nuovo governo della città?

Roma ed in particolare il 9 Municipio, con il precedente governo ha scoperto che, a disprezzo della stessa ideologia di destra, ha privilegiato e favorito gruppi di interesse economico a discapito della popolazione. La falsa partecipazione democratica delle istituzioni e la cessione dei beni comunali a chi ne faceva richiesta serviva in realtà per nascondere la svendita di gioielli d'arte a persone dell'indotto. Costruiti, bloccati, distrutti, beni servizi e strutture per il cittadino a tutto vantaggio di pochi eletti e comunque togliendole alle comunità. E' necessaria una Rivoluzione Democratica Romana per ricostruire i rapporti con la popolazione rendendo i luoghi di governo accessibili a tutti e partecipati. Ricucire il rapporto con tutti i settori a partire dalla scuola, le attività produttive, il commercio, la cultura, lo spettacolo, l'edilizia per mezzo della partecipazione e delle azioni di testimoni di eccellenza capaci di ricondurle alla normalità è ineludibile. La chiave del successo è molto semplice, basta fare quello che va fatto, osservando le leggi, i regolamenti, le osservanze e, quando qualcosa non va, chiedere a chi ha competenza di cambiarlo. Sarò in prima linea per realizzare, con tutte le forze, questo programma perché ci credo profondamente e mi auguro di riuscirci con molti altri partecipanti.

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La Lista Civica per Marino

Lista civica è il nome dato comunemente a una lista di candidati alla carica di sindaco e di consigliere comunale e/o municipale che si presenta alla prova elettorale senza essere, almeno ufficialmente, espressione diretta di un partito politico nazionale. Dalle liste civiche sono spesso nati movimenti politici locali, talvolta riuniti in occasionali o stabili federazioni nazionali.

 È comunque da precisare che la divisione lista civica/partito politico è una categorizzazione solo sociale dato che la Costituzione Italiana non fa distinzione. L'articolo 49 per l'esattezza enuncia semplicemente la possibilità di ogni cittadino di «associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale».

Il Dizionario di Italiano Garzanti alla voce Lista civica offre la seguente (scarna, ma essenziale) definizione: "lista elettorale presentata alle elezioni amministrative, autonoma rispetto ai partiti tradizionali, con un programma che mira ad affrontare e risolvere problemi locali".

 

Una lista civica è di fatto un nuovo partito politico che, a differenza di quelli tradizionali, assume più una caratteristica di movimento d'opinione temporaneo e a dimensione locale.

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Elezioni Comunali per Roma 2013

LE ELEZIONI COMUNALI 26/27 MAGGIO 2013 assumono un significato molto importante per due motivi: il primo perchè consentiranno agli elettori di scegliere i rappresentanti giusti per cambiare il governo della città; il secondo perchè il comune con l'ultima modifica legislativa si è trasformato in comune metropolitano che inglobando anche la provincia al suo interno. 

 

Le elezioni si articoleranno con l'elezione del Sindaco e dei suoi consiglieri comunali e con quelle di 15 Presidenti di Municipi con relativi consiglieri municipali. Il meccanismo del voto disgiunto consentirà di votare candidati diversi al comune ed al municipio. La nuova normativa prevede infatti che l’elettore possa esprimere una “DOPPIA PREFERENZA DI GENERE”, cioè due preferenze (anziché una) purché siano diverse per sesso e quindi destinate ad una donna e ad un uomo, pena l’annullamento della seconda preferenza. Questa nuova normativa si applica sia all’elezione del consiglio comunale sia a quella dei 15 consigli municipali romani. C’è da dire che questa novità è ancora poco conosciuta alla stragrande maggioranza degli elettori e che i media hanno dedicato ad essa ben poca attenzione. 

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