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Volare In evidenza

Volare

E' sera mi trovo in finestre per mettere la musica per non sentirmi solo e farla sentire i vicini. di fronte a me è appollaiato un uccello grosso una cornacchia che con lo sguardo minaccioso mi guardava ed io dentro di me ho detto, ma che vuole questo sfacciato qui davanti, mi guarda, e ho pensato alla nostra situazione di umani bloccati in casa perché la libertà del singolo finisce quando inizia libertà degli altri, per diminuire il contagio dal coronavirus dobbiamo restare in casa e quell’ uccellaccio qui di fronte che continuava a guardarmi ad ascoltare la musica che io mettevo. Lo ho imbruttito ma lui alzato con un salto e un'apertura d'ali si è posato sull’albero più vicino e ha continuato a guardare incuriosito allora ho insistito ma che fai vuoi mangiare hai fame? Più che altro ero però molto invidioso, si invidioso della sua libertà quella libertà che abbiamo perso tutti insieme per un virus, abbiamo perso la nostra possibilità di determinare le nostre scelte scelte difficili perché ogni giorno ci sono persone che muoiono, sono tanti, tanti in tempi di pace, e persone che avrebbero vissuto ancora e sarebbero state con i propri cari, avrebbero avuto ancora tanta energia ma in un attimo i polmoni si sono spenti e ci hanno lasciato. Beh io sono invidioso dell'uccello perché a lui il coronavirus non fa nulla ma neanche quella che si chiamava aviaria o la Sars o la spagnola agli uccelli tutto ciò non fa male. Vivono un tempio più limitato non si curano e sono liberi, liberi com'eravamo noi di volare come noi, liberi ti abbracciarsi, liberi di avvicinarsi di fare una vita in comune; questo noi lo abbiamo perso. tutto ciò ci deve fare riflettere molto e intensamente. Vorrei tornare a volare come un uccello

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